La Storia

Concessione e Costruzione

Con delibere consiliari tra il 1924 ed i primi giorni del 1925, i comuni di Scido, Santa Cristina, Tresilico, Oppido, Varapodio e Platì diedero in concessione perpetua e gratuita i terreni, siti nel cuore dell’Aspromonte, per la costruzione del Sanatorio Antitubercolare della Calabria all’ONIG ed una vastissima area alle falde del Monte Scorda costituita da 315 ettari di fitti boschi di faggi ed abeti nonchè l’uso delle acque dei torrentelli nelle vicinanze. Nel caso di chiusura dell’attività del Sanatorio una clausola stabiliva il ritorno dei terreni e dei fabbricati ai comuni proprietari.

Dalla ristrutturazione ad oggi

Dopo molti anni di abbandono e a seguito di una ristrutturazione, dal 1996 al 2014, tali strutture sono state utilizzate in concessione da una delle Comunità Incontro di Don Pierino Gelmini (morto il 12 agosto 2014). A seguito della morte di Don Gelmini la Comunità ha terminato la sua presenza in Zervò.

Il complesso edilizio è stato quindi restituito al Comune di Scido il quale, a seguito dell’emanazione di un bando pubblico, dal 2 giugno 2015, ha concesso lo stesso, con contratto di comodato d’uso a titolo oneroso alla Cooperativa Sociale “Il Segno” di Oppido Mamertina.

La Cooperativa, che si è lanciata in questa avventura, desidera creare una rete per coinvolgere tutti gli attori del territorio, al fine di apportare benefici al nostro Aspromonte e fare in modo che Zervò diventi un presidio di legalità.

Inaugurazione del Sanatorio Antitubercolare

Presenza della Comunità Incontro di Don Gelmini

Uno dei tanto momenti della Comunità

NB Per inviarci del materiale scrivi ad info.zervo@gmail.com indicando in oggetto: "la storia di Zervò"

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